TIPOLOGIE DI CAVALLI.
In questo articolo voglio portarvi nel mondo dei cavalli, alla scoperta delle tipologie di cavalli ma in particolare sul loro aspetto fisico, sulle caratteristiche di questi cavalli a partire dal manto, per arrivare alla classe di cavalli a cui fanno parte, in base alla loro corporatura e a ciò che servono… cercherò di far in modo che una volta letto queste cose riusciate a riconoscere un cavallo, e saper dire che cavallo è, a che lavoro è più propenso tramite l’altezza al garrese (ovvero l’altezza di un cavallo da terra fino al sotto del collo) tramite la loro stazza e ovviamente farvi appassionare di più al nostro mondo.
Infatti vi descriverò la maggior parte delle razze, quelle più famose come la razza araba, il purosangue inglese, il frisone e razze più particolari come i paint, i pony e delle piccole razze come lo Shetland. Vi mostrerò anche altre razze, divenute famose perché un soggetto tra quelli è entrato nel guinness per la sua stazza enorme o per la sua microscopica stazza.
PARTICOLARITA’ CHE DIFFERENZIANO LE TIPOLOGIE DI CAVALLI; MACCHIE
Il cavallo ha delle caratteristiche particolari che lo differenziano da gli altri animali come la criniera, che si trova sul collo, poi ci sono lunghi crini che formano la coda. Il cavallo ha anche delle macchie particolari, molto comuni.
Ci sono macchie sulla testa, come quella a stella e a fiore, che sono piccole macchie più e meno pronunciate, proprio al centro della testa.
Se un labbro o entrambe le labbra sono macchiate di bianco, la macchia si chiama bevente in bianco.
La stella prolungata è una macchia che parte dalla macchiolina sulla fronte fino al naso, formando una linea, e se la macchia dovrebbe essere una vera e propria striscia larga si chiamerebbe ‘lista’. Un allargamento ancora più grande di questa macchia è la mascherina che può comprendere anche gli occhi, perché compre o tutta la faccia, o la metà di essa.
MANTO DEI CAVALLI
Un’altra caratteristica è che i cavalli possono avere colori degli occhi molto differenti, il loro colore potrebbe variare da sfumature di marrone, a un rossiccio o a colori chiari come il verde e il celeste.
Il manto del cavallo può variare secondo caratteristiche come:
il baio è un cavallo che ha un colore rossiccio, con sfumature nere e sia la criniera, che la coda sono di colore scuro. Ci sono diversi tipi di baio come quello chiaro, dorato, che sono meno forti come colori, poi ci sono i tipi di baio più scuri come quello bruno, castagno e oscuro.
Il sauro è un cavallo dal manto molto più chiaro, con la particolarità di avere il colore del manto uguale alla criniera e ci sono molte sfumature, che vanno dal giallo al rosso… con delle sfumature che vanno dal dorato, al color caffè.
Il morello è nero, peli e manto sono completamente neri.
Grigio, sembra bianco ma non lo è attorno agli occhi hanno colore diverso. Ma la particolarità di questi cavalli è che nascono di un colore e poi cambiano e diventano appunto grigi.
Il pomellato, è grigio scuro, con tutte chiazze bianche, e i crini della coda e la criniera sono solitamente, banchi.
Un cavallo trotino, è un cavallo, completamente bianco, compresa coda e criniera, con la particolarità di avere macchioline piccole rosse e nere.
C’è il roano poi che ha una base di colori rossi, bianchi e neri, con coda e criniera neri.
Poi c’è il pinto che ha chiazze, ma tobiano (fondo bianco con pezzature di un altro colore) e l’overo, (fondo di un altro colore con chiazze bianche)
L’appalosa, ha una bellezza molto particolare, perché non esistono due cavalli di questa razza uguali. Sono cavalli bianchi con macchie che possono coprire tutto il corpo oppure con chiazze che ne coprono solo una parte.
Attenzione però che alcune volte, in periodi specifichi dell’anno quando ad esempio il cavallo perde il pelo o anche quando il cavallo diventa anziano, il suo manto può variare sembrare più chiaro. Il manto diventa più chiaro anche quando d’estate il cavallo, sta molto tempo sotto il sole, proprio come i nostri capelli. Mentre nella stagione invernale il pelo tendendo ad accumularsi, per proteggersi dal freddo, tende ad essere più grigiastro. Il manto del cavallo perciò è difficile riconoscerlo ma imparando queste cose che ho detto sul loro pelo forse riuscirete a riconoscerli meglio nonostante farlo non sia molto facile. Ed ora cercherò di farvi conoscere le classificazioni delle razze dei cavalli, e in base a che cosa sono suddivise.
CLASSIFICAZIONE FISICHE DELLE TIPOLOGIE DI CAVALLI
Ci sono davvero molti tipi di cavalli, e anche se forse non si pensi ci siano razza diverse fra loro come fra cani dove le differenza sono molto marcate, anche nei cavalli ci sono molte categorie tante delle qual, circa una trentina, italiane alle quali si ci aggiungono poi altre straniere.
Essendo un animale antico che si è sviluppando negli anni, ogni razza si è sviluppata in base all’esigenza, o meglio al lavoro che dovevano svolgere, perciò in questo articolo cercherò di spiegarvi le differenze fra le razze di cavalli, le differenze di manto, particolari sviluppi fisici che l’hanno portato a essere com’è e alcune categorie di cugini.
Possiamo cominciare con una classificazione più estesa tra le razze. Ci sono quelli a sangue freddo, quelli a sangue caldo, da pony, da corsa, da tiro, da sella e ancora una volta sono classificazione in tre categorie:
- Brachimorfo
- Mesomorfo
- Dolicomorfo
Il primo è un tipo di cavallo più propenso allo sviluppo di muscolatura, con un torace ampio, forme potenti, massicce, lunghezza più corta, ma molto più grandi di muscolatura.
Come:
Il cavallo Belga, dal nome l’origine è piuttosto chiara, e la sua stazza ha permesso negli anni , una grande diffusione nel campo soprattutto dell’agricoltura data la sua forza.
Il cavallo Bretone originario della Francia, anche lui con una stazza molto grossa tanto che possono arrivare a pesare circa 900 kg. Solitamente sono di colore sauro, ubero e raramente di colore baio.
Il cavallo Ardennese dalla stazza imponente ed è sempre stato utilizzato per il tiro della legna, anche se dall’ aspetto non si direbbe è docile e mansueto come cavallo.
Il secondo ha una struttura molto meno massiccia che da sempre viene utilizzata a livello sportivo, per la caccia ed era quello che veniva utilizzato soprattutto per gli eserciti. Tra i tanti ce ne sono molti come ad esempio
Il Murgese proveniente dalla Puglia che deriva da incroci di razza avvenuta durante il periodo in cui gli arabi si trovavano a sud d’Italia, viene tuttora utilizzato per i tiri leggeri. Ma la sua specialità sta nel poter essere utilizzato un po’ da tutti e un po’ per tutti.
L’andaluso è un cavallo che viene considerato il fondatore delle altre razze nel continente americano, è un cavallo di circa 6 quintali, adatto al salto, infatti viene utilizzato soprattutto per gli sport, ed è molto famoso per essere docile e molto elegante.
La terza categoria non è adatta ai lavori di forza ma bensì a lavori dove c’è bisogno della sua agilità. Hanno linee molto più allungate e articolazioni, più snodate. Un esempio è
Il purosangue inglese, un cavallo dall’origine più che chiara, e nella sua bellezza ha una particolare difficoltà di montatura, essendo un cavallo molto veloce, ha bisogno di un cavaliere espero. È appunto ottimo sia per il salto ad ostacoli, sia per le corse.
Ci sono poi delle classi intermedie, fra tutte e tre le categorie sopra citate come i cavalli meso-brachimorfo.
Questi si trovano, a meta strada tra i cavalli da tiro e quelli da sella, l’irlandese d atrio incarna perfettamente ciò che intendiamo con questa categoria.
C’è infine un’altra sottocategoria, meso-dolicomorfo che è un cavallo molto agile ma allo stesso tempo dotato di grande forza. Un cavallo come questo è l’holstein o il danubiano. Quest ultimo instancabile, e con una forza che gli permette di trasportare qualcosa e un agilità dovuta anche a incroci passati, con il puro sangue inglese, che gli conferiscono una capacità di saltare.
IL CAVALLO ARABO
Nella storia dei cavalli alcune razze spiccano , per la loro bellezza e per le grandi cose fatte. L’arabo è una delle razze più pregiate e particolari che ci siano. La loro origine viene appunto dal mondo arabo e lo sviluppo della velocità e della resistenza, deriva dall’ istinto di vita o di morte, che questi cavalli hanno subito nel passato. Loro sono stati in grado di sviluppare queste capacità perché durante i lunghi viaggi che dovevano affrontare la loro capacità di resistere è aumentata. La velocità si è sviluppata perché durante i combattimenti dovevano riuscire a scappare dai nemici.
L’arabo ha influenzato tutte le razze purosangue di circa l’80% e difficilmente perciò si trova un cavallo che non abbia un po’ del sangue arabo. La sua importanza però è sempre stata quella di migliore le altre razze e mai di utilizzare lui, per una questione economica perché la sua importazione comprendeva troppi soldi.
Elenchiamo ora le sue caratteristiche.
È un cavallo estremamene nobile, dalla pelle sottile, elastica ricoperti da peli lucidi e abbastanza corti, ha degli zoccoli molto tosti e piccoli. L’arabo non è uno dei cavalli più alti però giustamente per essere più agile un’altezza esagerata non lo consentirebbe, dunque il cavallo arabo è alto da circa 1,45 m a 1,55 m.
Hanno una testa molto corta, un collo molto incurvato e largo, quasi quanto la testa, che ha una fronte abbastanza ampia. Le sue orecchie sono molto fine mobili ed ha occhi profondi e grandi. La sua schiena è corta e lunga, con una gabbia toracica abbastanza ampia, tanto che questo è il simbolo della sua forza.
Gli stalloni, tra tutte le tipologie di cavalli, che sembrano aggressivi, in realtà sono molto docili, grandi amici dell’uomo, adatti anche ai bambini.
IL PAINT HORSE
Questo cavallo è famoso per il colore del suo mantello che come abbiamo detto prima può essere bianco con macchie colorate, o viceversa, colorato con chiazze bianche.
La sua origine è americana. Infatti il suo nome è American Paint Horse.
L’origine proviene dai mustang dei pellerossa, e i cavalieri di quel tempo furono subito impressionati dalla loro bellezza, e allegria che sprigionavano i colori del manto così misti. C’è anche un’antica credenza che crede che questi cavalli siano magici e che la loro dote fosse quella di aver promesso al proprio padrone di salvarlo perché avevano sul petto una chiazza bianca a scudo. Per questo motivo incrociarono questa razza con il qaurter. Ma dopo che queste popolazioni persero tante mandrie e tanti popoli il potere dello scudo non stava più funzionando. Più tardi vennero ripresi questi cavalli e vennero fatti incrociare con il puro sangue inglese, tanto da ottenere il paint horse.
IL FRISONE
Il frisone è uno dei cavalli più antichi che ci siano. È un cavallo che fece la sua prima apparizione durante l’epoca romana come un cavallo massiccio che oltre ad essere usato per lavori manuali, per lavori in campagna , cominciò ad essere scelto per la guerra, perché i cavalieri più massicci con l’armatura non riuscivano a trovare cavalli in grado di portarli e loro erano perfetti. Più tardi i frisoni furono fatti incrociare con arabi ed andalusi, rendendoli più gentili di aspetto, senza però indebolirlo, e questa trasformazione venne fatta per renderli di aspetto più grazioso e nobile, in modo che riuscirono ad utilizzarli per il trasporto di carrozze dei nobili.
La razza pura del frisone si era un po’ persa per questo motivo cominciarono ad esserci delle associazioni che tutt’ora cercano di far riemergere e far una classificazione della razza per salvaguardarne la bellezza così com’è .
HANNOVER
L’Hannover è una razza di cavalli originari della città da cui prende il nome in Germania. Il cavallo bianco di Hannover era simbolo di un elettore, mentre gli stessi di color crema facevano parte di una casa di un’altra elettrice. Furono poi incrociati con i purosangui inglesi, cio permise ai cavalli di essere ingentiliti, di diventare più adatti a un movimento elegante. Dal loro aspetto appare subito la testa , molto leggera con un profilo dritto, con un garrese alto circa 170cm, gli occhi sono vivi e lucenti, con un busto compreso di torace e spalle bene proporzionate.
ALBINO
A differenza di come si pensi l’albinismo nei cavalli è lo stesso che si trova negli animali, perciò la malattia che consiste nell’inspiegabile mancanza di pigmentazione che si trasmette attraverso generazione è diventata con il passere del tempo un’ossessione da parte di alcuni allevatori americani, che vanno alla ricerca di questi esemplari portandoli alla condizione per cui non sono fatti. Infatti per questo motivo i cavalli albini si sono sviluppati in modo naturale portando il colore dei loro occhi da un azzurro tipico tratto dell’albinismo a marroni con un’estrema sensibilità della pelle.
SAN FRATTELANO
Il cavallo siciliano Sanfratellano, è il cavallo, più docile e fiero, maestoso e rustico, d’Italia, infatti egli è ancora il padrone del Nebrodi. Il nome deriva dall’ipotetica origine di una regina lombarda che lascio i cavalli in Sicilia in particolare a San Filadelfio oggi, San Fratello. Questo cavallo ha vissuto allo stato brado fra i boschi delle montagne. Sopportando il rigido inverno e sopportando anche le estati più afose. Sopravvivendo con quel poco che la natura gli offriva da mangiare hanno permesso alla razza di eliminare i soggetti più deboli.
TIPOLOGIE DI CAVALLI PONY
Esistono dei cavalli, meglio dire mini cavalli, che sono chiamati pony. Questi cavalli sono molto diversi da gli altri cavalli, eppure sono sempre cavalli, sono i cavalli preistorici che sono rimasti così. L’accoppiamento con altri cavalli, non può avvenire, se non con una piccola eccezione fatta per uno shire, di stazza enorme, con uno shetland che hanno la stessa origini di equus caballus. Il pony è sempre stato utile per lavori di traino di carretti, piccoli e adatti alla loro potenza. Oggi i pony vengono utilizzati soprattutto per la pet terapy perché sono molto piccoli, molto agili, e soprattutto tranquilli.
I pony sono tutti i cavalli che arrivano ad un’altezza massima di 150 cm. Si dividono in tre gruppi
I mini pony che arrivano a 130cm.
I pony medi che arrivano a u altezza di 140 cm.
I pony grandi che arrivano ad un massimo di 150 cm.
Un esempio di pony nano è il pony cinese, alto al garrese da 122cm a 130cm. È adatto all’ ambiente di montagna, soprattutto per la sua forza. Infatti ha una struttura molto solida, ciuffo e criniera molto folti, con un corpo molto piccolo dalla testa a busto.
Il pony di esperia è un cavallo proveniente dalla provincia di Frosinone. Nel Lazio, e rientra nei pony medio con l’altezza al garrese che varia da 132 a 138. Il suo collo abbastanza pronunciato non fa in modo che sembri molto basso come cavallo. Infatti viene utilizzato anche per attività sportive.
Il pony Boero è un pony grande che arriva a 160cm. È adatto per fare più tipi di passo, come il trotto, piccolo galoppo, passo e altri due passi dell’ambio.
Lo shetland è una razza di pony che si è sviluppata molti anni fa nelle isole Shetland, circa nel 500. Sono dei pony che non hanno subito mutamenti. La loro razza dovrebbe essere la stessa da molti anni fino a quando non hanno subito un incrocio ma senza nuocere alla sua razza.
È una razza molto resistente. Per spirito di adattamento, non essendo vissuti in una terra dove c’erano molti alberi o grotte dove ripararsi dal grande freddo, sono dovuti adattarsi ad un clima rigido sviluppandosi con questo carattere inoltre, su questo cavallino ci sono storie, sulla sua grande forza. Si narra infatti che un pony di 90cm abbia trasportato una persona di 85kg, per circa 65km in un solo giorno nel 1920!
TIPOLOGIE DI CAVALLI PER SPORT
Potremmo parlare ancora di una classificazione che porta determinati cavalli ad essere più adatti ad un tipo di sport. Ad esempio il salto ad ostacoli, il dressage, la corsa, ed altre tipologie.
TIPOLOGIE DI CAVALLI DA CORSA
I cavalli migliori per la corsa, uno sport che ha origini lontanissime, sin dalla cina nel medioevo. I cavalli che venivano usati per questo sport principalmente i puri sangui che derivano dagli arabi, turcomanni e barberi, con specie inglesi. Con caratteristica di essere veloci e resistenti. Ovviamente anche gli arabi e i quarter horse sono molto adatti data la loro struttura perfetta per questo genere di corsa.
TIPOLOGIE DI CAVALLI DA SALTO OSTACOLI
Il salto ostacoli, è uno sport dei più nobili, e più diffuso, essendo anche uno sport olimpico.
L’olandese è uno dei cavalli, più adatti a questo sport, proviene dall’ olanda e strutturalmente non ha molti muscoli. Ma ciò lo rende perfetto per affrontare i salti con una leggerezza fisica che gli permette il giusto slancio con meno sforzo e più agilità.
Il purosangue inglese, fra tutte le tipologie di cavalli non solo è adatto per la corsa ma è adatto anche per il salto ad ostacoli. Perché la sua predisposizione è fatta proprio per questo.
TIPOLOGIE DI CAVALLI PER DRESSAGE
I cavalli più adatti a questo sport è l’Hannover perché sono animali eleganti . Ed essendo il dressage uno sport fatto da eleganza, da addestramento. C’è bisogno di un cavallo, che non sia testardo e che riesca ad imparare facilmente.
Il cavallo più grande del mondo è chiamato Big Jake. Alto ben 2 metri e 10,2cm al garrese e appena è nato aveva un peso di 108kg fino da arrivare a pesare 1179kg. Di razza belga ha undici anni ed è entrato nel guinness dei primati e nonostante la sua enorme stazza è un giocherellone. La sua razza belga si divide in tre tipi, piccolo, medio e grande
Il piccolo va da un’ altezza di 150cm fino a 160cm cm con un peso che varia da 500 a 600 kg. Il medio fino a 165cm arriva e fino a 800kg. Il grande che arriva a un altezza di 170cm fino a un peso massimo di 1000kg.
E nonostante la grande stazza la testa è di medie proporzioni e molto più piccola di altre razze considerate giganti.
Fra tutte le tipologie di cavalli, dopo il cavallo più grande del mondo. Bisogna passare a quello più piccolo si chiama Einstein nato a Barnstead con un’ altezza di 35.56 cm e un peso di 2.7 kg.